La nuova legge di bilancio che entrerà in vigore il 01/01/2017, introduce un’importante novità nel campo della prevenzione del rischio sismico in Italia: la possibilità, da parte dei privati, di ricevere un consistente incentivo fiscale per gli interventi di miglioramento o adeguamento sismico delle proprie abitazioni, siano esse prime o seconde case, oltre che degli edifici produttivi già interessati da precedenti incentivi fiscali.

Il bonus riguarda gli edifici situati nelle zone sismiche 1, 2, e 3 (classificazione sismica comuni italiani in formato per Microsoft Excel), e quindi si estende anche alle zone con possibilità di terremoti forti ma rari, e quindi con un rischio sismico minore: sono ben 2.883 i comuni classificati come zona sismica 3, situati soprattutto in Lombardia, Veneto, Piemonte.

Gli incentivi riguarderanno il 50% delle spese sostenute dal 1/1/2017 al 31/12/2021 con un tetto di spesa massimo annuale di 96.000.000 euro all’anno per ogni unità immobiliare. Anche questa è una novità molto importante, ovvero il fatto che le detrazioni si beneficeranno in 5 anni (e non in 10 come in precedenti incentivi fiscali).

A breve (il termine indicato è il 28/02/2017) il Governo dovrebbe emanare le Linee Guida per la classificazione del rischio sismico degli edifici che indichino le modalità per individuare il grado di vulnerabilità, ovvero la predisposizione al danneggiamento che un edificio dimostra in caso di un evento sismico. In base alla verifica sismica (cosa richiedere in caso di – interventi di miglioramento sismico e interventi di adeguamento sismico) effettuata dai professionisti, i fabbricati verranno così suddivisi in diverse classi sismiche.

In questo modo nelle zone 1, 2 e 3 la detrazione potrà salire:

  • al 70% in caso di interventi che riducono la classe di rischio di una posizione;
  • all’80% in caso di interventi che riducono la classe di rischio di due posizioni;
  • all’85% se, oltre al miglioramento di due livelli, i lavori trattano parti comuni di edifici condominiali.

Considerando che solo gli edifici realizzati dopo l’entrata in vigore del D.M. 14/01/2008 presentano strutture antisismiche, la possibilità di usufruire del bonus riguarderà la stragrande maggioranza delle abitazioni.